Il Ministero dell’Interno dovrà depositare al Tar del Lazio tutti gli atti sulla base dei quali nell’aprile scorso è stato disposto lo scioglimento del Comune di Tropea (in provincia di Vibo Valentia) per presunte ingerenze della criminalità organizzata che avrebbero esposto l’amministrazione cittadina a condizionamenti compromettendone il buon andamento e l'imparzialità dell’attività.
L’ha deciso il Tar del Lazio con un’ordinanza istruttoria nell’ambito di un ricorso proposto dagli ex amministratori comunali. I giudici, premettendo che le censure proposte debbano essere vagliate nella più opportuna sede del giudizio di merito fissata a inizio gennaio prossimo, hanno rilevato che «per assicurare l'effettività del diritto di difesa dei ricorrenti, si rende necessario acquisire l’intera documentazione relativa alla procedura in esame, priva di oscuramenti e completa di tutta la documentazione alla stessa allegata, e in particolare: la relazione del Prefetto di Vibo Valentia, con i relativi allegati; la relazione della Commissione di accesso con i relativi allegati; atti e verbali del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica».
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