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Petilia Policastro, omicidio Vona senza colpevoli: assolto pure Ierardi

La Corte d’Assise di Catanzaro ha scagionato il 32enne che secondo la Dda avrebbe ucciso il 44enne nel 2018. Nei mesi scorsi era caduta l’accusa di mandante a carico di Rosario Curcio

È destinato a rimanere un caso irrisolto l'omicidio di Massimo Vona, avvenuto il 30 ottobre 2018 a Petilia Policastro. Perché ieri la Corte d'Assise di Catanzaro ha assolto Pierluigi Ierardi, il 32enne petilino accusato dalla Direzione distrettuale antimafia di aver ucciso il 44enne, detto "Malutiempu".
Per l'imputato, il pubblico ministero Pasquale Mandolfino aveva chiesto la condanna all'ergastolo nel corso della requisitoria esposta il 20 giugno scorso. Mentre nei mesi scorsi, nell'ambito di uno dei tre processi paralleli scaturiti dall'inchiesta "Eleo", la Corte d'Assise d'Appello di Catanzaro aveva scagionato il 63enne Rosario Curcio, alias "Pilurussu", dalla contestazione di essere stato il mandante dell'assassinio di Vona. Il motivo? Al presunto reggente del clan di Petilia Policastro venivano addebitati solamente «flebili elementi indiziari» e «meri sospetti» per il delitto di lupara bianca. In pratica, i «dati raccolti» dagli inquirenti «non» avevano offerto «la prova piena» del contributo che Curcio avrebbe dato in termini di «mandante», «ideazione» e «deliberazione» dell'eliminazione della vittima. Ierardi, come si ricorderà, finì in manette il 25 gennaio 2021 in occasione dell'operazione "Eleo" che scattò con l'esecuzione di 12 fermi da parte dei carabinieri.

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