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Ammodernamento della Ss 106 Taranto-Reggio Calabria. "I 3 miliardi non basteranno"

Numeri alla mano l’associazione “Basta vittime” indica tutte le criticità. La somma potrebbe coprire i costi da Crotone e Simeri Crichi. Per il tratto da Corigliano-Rossano a Sibari servono altri 1,2 mld

Per ammodernare e mettere in sicurezza la SS106 Jonica non basteranno i 3mld di euro in 13 annualità messi a disposizione dal Governo. L’allarme è stato lanciato, numeri e documenti alla mano, dall’associazione “Basta vittime della Strada Statale 106” che nella giornata di ieri ha convocato una conferenza stampa a Catanzaro sulla situazione generale dell’importante e tristemente nota arteria veicolare che da Reggio Calabria conduce a Taranto lungo la costa jonica.

Fabio Pugliese, già presidente dell’associazione di cui ora è direttore operativo, ha snocciolato i dati: «Secondo il parere del Consiglio superiore per le Opere pubbliche, per il primo stralcio da Crotone a Cutro (circa 16 km, ndc) serviranno 722mln di euro. Per il secondo (da Cutro a Simeri Crichi, 35 km), serviranno 1,8mld di euro. In totale, siamo a già oltre i 3mld di euro includendo l’Iva, ma nel calcolo mancano i lavori per l’ammodernamento della tratta Corigliano-Rossano/Sibari e i costi aumenteranno ulteriormente con i progetti esecutivi e nel tempo».

A preoccupare e a fornire un ulteriore indizio sull’insufficienza dei fondi disponibili c’è anche la “parcellizzazione” in ben 6 lotti dei due stralci della strada, tutti definiti “funzionali”, cioè utilizzabili dal loro completamento, indipendentemente dagli altri.

Ancora più seria la questione legata alla Corigliano-Rossano/Sibari: sul costo stimato in non meno di 1,2mld di euro è tranciante il giudizio del Consiglio superiore per le Opere pubbliche secondo cui tale dato non può «basarsi su dichiarazioni generiche o puramente apodittiche, ma devono contenere descrizioni dettagliate, in coerenza con il livello progettale considerato, degli interventi selezionati, che consenta di pervenire ad una corretta valutazione dei costi». Inoltre, sono diverse le criticità tecniche rilevate, tanto da indurre la commissione a richiedere ai primi relatori «di non portare in Adunanza i pareri se i progetti non sono corredati da tutte le relazioni tecniche idonee e coerenti previste dal livello di progettazione in esame».

 

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