Nel novero delle iniziative volte al contrasto e alla mitigazione del dissesto idrogeologico, è entrata nella fase operativa l’attività per il consolidamento e la messa in sicurezza della scarpata sottostante al “Campo B”, la superficie adibita a campo di calcio alle spalle del settore “Distinti” dello stadio “Ceravolo”.
È stato affidato, infatti, un incarico tecnico prodromico all’avvio dei lavori avente ad oggetto l’approfondimento degli aspetti archeologici dell’area. Una procedura standard, possiamo definirla, che permetterà di determinare se sussistono i presupposti per l’intervento senza ulteriori accorgimenti o saranno necessari ulteriori approfondimenti. L’incarico è stato affidato a Cristina La Serra, archeologa vibonese specializzata nel periodo medievale: la sua attività servirà, come detto, a comprendere se nella realizzazione dell’opera di consolidamento e messa in sicurezza del terreno si dovrà tenere conto della possibilità di rinvenire reperti archeologici.
Esperita la perizia tecnica, sarà poi il momento di pubblicare la gara per l’esecuzione dei lavori che, secondo quanto riferito dall’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Raffaele Scalise, nei mesi scorsi, terranno conto di una nuova impostazione rispetto a quanto previsto al momento dell’erogazione dei fondi da parte della Protezione Civile, nel 2018: «Il primo passo è stata la rimodulazione del progetto originario depositato in Regione, che prevedeva una palificazione finalizzata sostanzialmente a sostenere il terreno e arginare così il movimento franoso. Abbiamo optato invece per una soluzione diversa e a nostro avviso di gran lunga migliore. Realizzeremo una vasca di laminazione per la raccolta delle acque piovane che ci darà un doppio vantaggio: preservare la stabilità del terreno e realizzare un accumulo d’acqua che utilizzeremo per l’irrigazione del terreno di gioco.
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