Da un lato ci sono nove consiglieri comunali, tra esponenti di maggioranza e opposizione, che hanno chiesto la convocazione di un Consiglio aperto per discutere del rivisitato Piano regionale di gestione dei rifiuti. Dall'altro il comitato "Fuori i veleni-Crotone vuole vivere" che ha proposto un confronto con i rappresentanti istituzionali e le associazioni sul medesimo Piano che verrà rivisto oggi dal Consiglio regionale.
Viaggia su due binari paralleli l'azione politica di contrasto al Piano regionale dei rifiuti poiché c'è il timore che lo strumento di pianificazione in questione, possa consentire la realizzazione di nuove discariche a Crotone e l'ampliamento di quelle già esistenti.
«La questione ambientale (e sanitaria) di Crotone e provincia deve essere affrontata seriamente nella sua complessità e non può più essere sottovalutata»: è la motivazione che sta a fondamento dell'istanza di convocare un Consiglio avanzata dai tre rappresentanti della maggioranza del gruppo "Stanchi dei soliti" (Iginio Pingitore, primo firmatario, Chiara Capparelli e Cristian Prisma) e da altri sei consiglieri dell'opposizione (Enrico Pedace, Giuseppe Fiorino, Andrea Devona, Salvatore Riga, Andrea Tesoriere e Anna Maria Cantafora).
Sulla stessa linea è anche il comitato "Fuori i veleni" preoccupato per la nascita di ulteriori impianti che possano ospitare i rifiuti provenienti dalla bonifica del Sin di Crotone.
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