Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Emergenza-urgenza “precaria” nella Presila Catanzarese. Ambulanza senza medici e infermieri

Il mezzo di soccorso della postazione 118 spesso inutilizzabile. Penalizzato un comprensorio lontano almeno 60 km da un ospedale

Il sistema dell’emergenza urgenza è al collasso. Si moltiplicano le segnalazioni sui disservizi del 118 nel comprensorio di Sersale. Nei centri dell’entroterra catanzarese, come nel resto della provincia, la situazione è drammatica e si aggrava ulteriormente nei mesi estivi, quando le presenze aumentano e con esse le richieste di interventi. Richieste che rischiano di rimanere inevase, con grave pregiudizio per utenti e pazienti.

L’ambulanza della postazione 118 di Sersale è già da tempo demedicalizzata, ma ora all’assenza di personale medico a bordo, si aggiunge un ulteriore disservizio, quello legato alla carenza di personale ausiliario e paramedico. Il personale, infatti, in diverse occasioni viene dirottato su altre sedi, che possono essere quella di Catanzaro Lido o di Sellia Marina, lasciando sguarnito un intero territorio del servizio dell’emergenza urgenza.

Va da sé che senza personale, l’ambulanza è di fatto inutilizzabile per soccorrere i pazienti e non può espletare il servizio per il quale è preposta. È chiaro che si tratta di una situazione insostenibile, perché se vi fosse la necessità di un intervento nei Comuni che stanno ai piedi della Sila catanzarese, garantire i soccorsi sarebbe un’impresa non da poco, perché paradossalmente l’ambulanza con il personale a bordo dovrebbe arrivare da un Comune distante, con un impiego maggiore di tempo per poi raggiungere l’ospedale del capoluogo che si trova a 60 chilometri.
Insomma, l’ambulanza c’è, ma non può intervenire nel territorio di competenza, per carenza di personale, perché priva sia dell’infermiere, che dell’autista, impegnati altrove.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia