La società dei rifiuti Akrea ha assunto otto nuovi operai per due mesi al fine di potenziare il servizio di igiene urbana in città. Ma la decisione presa dall'azienda del Comune di Crotone di reclutare nuovo personale ricorrendo all'agenzia interinale "OpenJobmetis" ha mandato su tutte le furie Cgil, Cisl e Uil.
Il motivo? Non sarebbe stato rispettato l'accordo siglato nel 2016 tra l'impresa pubblica e l'ente con l'intento di dare priorità ai dipendenti ex Akros ogni volta che la partecipata decidesse di rafforzare la pianta organica che oggi ammonta a 102 lavoratori. È quanto emerso nella riunione che s'è tenuta l'altro giorno tra i vertici dell'Akrea presieduta da Alberto Padula (che ha di recente sottoscritto il nuovo contratto di servizio triennale col Municipio) ed i rappresentati provinciali e aziendali delle sigle di categoria di Cgil, Cisl, Uil; di Fiadel, Flaica Cub e Cobas per fare il punto sull'organizzazione del lavoro.
«Sono in totale disaccordo con la decisione di reclutare il personale attraverso una società interinale», ha commentato all'indomani dell'incontro Francesco Aprigliano, segretario della Fit Cisl di Crotone. Per poi aggiungere: «È vero – ha sottolineato – che abbiamo in più circostanze sollecitato l'assunzione di lavoratori per il periodo estivo ma sempre nel rispetto dell'accordo sindacale del 2016. Per questo sarebbe stato giusto che l'azienda si fosse mossa all'interno di quel perimetro».
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