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Catanzaro, Villa Sant’Anna presenta ricorso al Tar contro la revoca dell’accreditamento

Impugnato il decreto 149 emesso dalla strttura commissariali. Gli avvocati della clinica: atto illegittimo e in contrasto con le norme

Il Sant'Anna Hospital di Catanzaro

Il decreto 149 con cui è stato ritirato l’accreditamento alla clinica catanzarese Villa Sant’Anna finisce all’attenzione della giustizia amministrativa. La clinica ha proposto ricorso al Tar con il professore Bernardo Giorgio Mattarella e l’avvocato Francesco Pitaro e su autorizzazione del Tribunale di Catanzaro e mandato del curatore Francesco Manduca. Nel ricorso Mattarella e Pitaro hanno chiesto anche l’adozione di misure cautelari, sostenendo «l’illegittimità dell’impugnato lesivo atto che si pone in contrasto con la normativa che disciplina gli accreditamenti e le norme sul procedimento amministrativo e con cui è stata decretata, contra ius, l’estinzione di una struttura sanitaria di sperimentata eccellenza che conta al momento oltre 100 dipendenti».

Nel 2021 la clinica era stata accreditata per 20 posti letto di Cardiochirurgia, 25 per Cardiologia con Emodinamica, 4 per l’Utic, 10 per Terapia Intensiva, 20 per Chirurgia Vascolare, 20 per Chirurgia ambulatoriale e 6 per Riabilitazione. L’accreditamento dura 3 anni e può essere prorogato sulla base di apposita istanza che il rappresentante legale della struttura interessata deve presentare almeno sei mesi prima della data di scadenza dell’accreditamento. Negli ultimi anni la clinica cardiologica è stata travolta dalle inchieste della magistratura tanto che il 10 febbraio 2022 ha comunicato alla struttura commissariale la sospensione delle attività sanitarie per «carenze organizzative».

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