«Questa mattina il mare è mezzo decente, a differenza di giovedì»: l'umore degli imprenditori balneari ieri era positivo ma non si fanno illusioni perché «lo spettro “alieno” di domani – evidenziano alcuni titolari degli stabilimenti in zona Colamaio – ci preoccupa». Tuttavia hanno chiuso comunque gli ombrelloni un paio di ore, per aderire allo sciopero nazionale, al fine di fare chiarezza sulle concessioni in scadenza a dicembre.
La colorazione verde del mare ancora tiene banco e soprattutto continua a fare indignare bagnanti e operatori. I più agguerriti i turisti, che non le mandano a dire e sui social rincarano la dose. In particolare, nei gruppi, dove sono chiamati in causa anche gli amministratori locali; e qualcuno ci mette anche la faccia. Come nel caso dell’assessora Stefania Calfapietra che non si è sottratta al duro confronto.
Lamentata invece l’assenza dei rappresentanti napitini all’incontro organizzato giovedì a Curinga proprio per disquisire sullo stato di salute del mare e sull’anomala colorazione verde, per vagliarne cause e soprattutto soluzioni.
Tuttavia, tra lamentele, ricerche e mare verde, il quadro ufficiale è quello che proviene da Arpacal, oltre ai controlli eseguiti quotidianamente dalla task force della Procura. E l’Agenzia regionale continua a rassicurare sulla conformità delle acque.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia