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Catanzaro, sotto accusa l’atto aziendale della "Dulbecco": «Inizia il “de profundis” per il “Pugliese”»

Accorinti (Cisl Medici) denuncia «discriminazioni» a danno della struttura ospedaliera. Dipartimenti e Unità operative classificati «a salvaguardia del personale universitario»

Non solo «incoerenze normative ed organizzative» che causerebbero «un caos programmatorio», ma soprattutto il «“de profundis” della sanità ospedaliera». È netto per certi versi allarmante il giudizio che la Cisl Medici, per bocca di Nino Accorinti, esprime rispetto all’atto aziendale dell’Aou “Dulbecco”. Per il sindacalista la classificazione dei Dipartimenti e la complessità delle Unità operative «sembrano basate più su posizioni individuali ed a salvaguardia del personale universitario».
Viene reputata «inaccettabile» la «soppressione delle Strutture complesse a Direzione ospedaliera», mentre il Protocollo d’intesa Regione-Università «aveva stabilito che “in fase di prima applicazione le strutture complesse dell’Aou sono quelle previste dal DCA 64/2016”». Rispetto a quest’ultima programmazione il rappresentante sindacale dei medici rileva che «gli incarichi di struttura complessa a direzione universitaria saranno ancora aumentati con i cosiddetti programmi inter o infradipartimentali che non sono stati neanche individuati nell’atto aziendale», come previsto dal protocollo d’intesa. «L’atto aziendale - osserva Accorinti - dovrebbe disegnare l’organizzazione e le articolazioni di governo dell’Azienda nel rispetto della normativa vigente e della pianificazione regionale, comprese le strutture semplici all’interno delle Soc che non possono svolgere attività di pertinenza di altre strutture come invece previsto per la Soc Area Programmazione e Controllo e Sistemi Informativi. Ciò, in violazione del Dca n. 161/2023».

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