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Il Comune di Falerna alza la voce contro l’Anas dopo il crollo del costone roccioso

L'ente sollecita la società a intervenire a Torre Lupo. Ordinanza sindacale per ripristinare la sicurezza dei luoghi

Produce effetti differiti a livello istituzionale la caduta di massi e detriti di venerdì pomeriggio 2 agosto dal costone sud-occidentale di “Torre Lupo”, la suggestiva rupe di Falerna Marina posizionata dirimpetto al Tirreno e sovrastata da quello che resta di un avanzo storico: “Torre di Rupe” o “Torre Lupo”, uno dei manufatti innalzati intorno al XVI secolo sui punti costieri più alti contro le scorrerie dei pirati musulmani. Dopo quella d’immediato sgombero delle abitazioni più vicine all’evento franoso, un’ordinanza comunale interviene sulle opere urgenti da realizzare per la messa in sicurezza della sottostante Statale 18. La situazione del costone interessato dall’evento franoso è tutt’altro che rassicurante. Basta osservare il minaccioso sperone roccioso rimasto sulla sommità, dopo lo sgretolamento della parte inferiore rotolata a valle, risparmiando, tuttavia, una costruzione non molto distante. La nuova ordinanza municipale dispone che l’Anas provveda ad «eliminare il potenziale pericolo di caduta massi che attualmente minaccia le condizioni di sicurezza e la pubblica incolumità».

Ordinata l’esecuzione di interventi urgenti per la messa in sicurezza dell’arteria nazionale, in questo periodo, peraltro, assai trafficata. Lavori «in sostituzione dei soggetti preposti» o di «terzi a vario titolo, con riserva di recupero dei costi da sostenere in danno dei medesimi, per i quali -si precisa- rimane l’obbligo di provvedere alla messa in sicurezza definitiva del costone», con opere di consolidamento.

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