Non c'è solo la rimozione dei rifiuti pericolosi e non pericolosi, privi di Tenorm e amianto, dalla discarica fronte mare ex Pertusola-Armeria. Perché il progetto stralcio del Piano operativo di bonifica Fase 2 del Sito di interesse nazionale di Crotone approvato lo scorso 1 agosto dal ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica consentirà all'Eni Rewind di effettuare anche la messa in sicurezza delle ex aree industriali interne: da un lato c'è il capping, ovvero la copertura, della zona dell'ex stabilimento Agricoltura; e dall'altro il ripristino morfologico del sito dell'ex fabbrica Pertusola per riportarlo alle sue condizioni naturali originali. Emerge pure questo dal programma degli interventi elaborato dalla società ambientale del gruppo Eni che dovrà prendere il via a partire da ottobre.
Per quanto riguarda l'area ex Agricoltura che si estende per 9 ettari è previsto che la multinazionale effettui prima lo scotico, ossia l'asportazione di una parte di terreno, poi il ripristino morfologico della zona e infine la realizzazione capping con terreno a bassa permeabilità. Dai lavori - recita il piano redatto dall'impresa amministrata da Paolo Grossi - si calcola che vengano fuori 3 mila tonnellate di scorie pericolose da smaltire nella discarica di località Columbra di proprietà della Sovreco, e mille tonnellate di non pericolose che saranno conferite negli impianti dislocati fuori regione. Mentre la restante parte della zona dell’ex stabilimento Agricoltura è già stata oggetto di scotico e di messa in sicurezza permanente con le opere che sono state ultimate nel 2022. Invece, per i 14 ettari dell'area dell'ex stabilimento Pertusola sono contemplati interventi diversificati.
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