La nuova sede del liceo scientifico “Siciliani” «è fondamentale ai fini di una offerta formativa di qualità» e il suo completamento «è prioritario e urgente». Scrivevano così, ormai 4 anni fa, i docenti del liceo scientifico catanzarese in un documento ufficiale del Consiglio d’Istituto, all’indomani dell’ipotesi ventilata dall’allora presidente della Provincia, Sergio Abramo, di destinare la costruenda struttura alla Guardia di Finanza anziché alla scuola superiore. Da allora, le convinzioni del corpo docente si sono sempre più rafforzate nel tempo ed è grande l’attesa per il completamento dei lavori e il trasferimento delle attività nella nuova sede considerato che, attualmente, il “Siciliani” è ospitato in un immobile privato, Palazzo Petrucci, che ha evidenti limiti strutturali rispetto alle esigenze didattiche. Inoltre, la Provincia corrisponde al privato un ingente affitto annuale che grava sulle già asfittiche casse dell’Ente intermedio. Insomma, il trasferimento al nuovo plesso di Siano è indifferibile e urgente, per ragioni didattiche ed economiche.
E avrà ripercussioni anche sulla città stessa: nei 17 lunghi anni intercorsi tra la pubblicazione del bando per la costruzione e la fine dei lavori (prevista, dopo l’ennesima proroga, per il prossimo 21 gennaio), infatti, è cambiato il mondo scolastico e con esso le esigenze degli studenti: dal 1° settembre, il liceo scientifico “L. Siciliani” non esisterà più. Al suo posto, a causa del dimensionamento scolastico, nascerà il “super liceo scientifico-magistrale-artistico” “Siciliani-De Nobili” che conterà circa 1700 studenti. Di questi, la metà attende la conclusione dei lavori a Siano.
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