L’incremento dei ricavi per Catanzaro Servizi passa anche dalla gestione di pontili galleggianti. Entro la metà di settembre si saprà se la società partecipata potrà entrare in questo settore, quando si conoscerà l’esito dell’istanza per il rilascio di una concessione demaniale marittima all’interno del porto di Catanzaro, dove installare appunto i pontili galleggianti. La richiesta riguarda la parte centrale degli specchi d’acqua portuali, di fronte a quelli gestiti dalla Carmar srl.
L’obiettivo del management della società, guidata dall’amministratore unico Gianluca Silipo, è quello di provare ad aumentare i flussi in entrata a Catanzaro Servizi, così da avere liquidità e procedere nella direzione del risanamento e cambiamento del modello gestionale che ha caratterizzato per anni la società, molto vicina a quello del “carrozzone”. Un passo che era sì nell’aria ma che è stato forse anche accelerato dalla recente approvazione del piano industriale, che porterà all’affidamento di due servizi a rilevanza economica sui quattro auspicati dal manager. Si tratta, nello specifico, di un servizio “extra”, da reperire dunque sul mercato e non frutto di affidamento in house da parte del Comune, socio unico di Catanzaro Servizi; pertanto rientrerebbe in quella fetta di 20% del fatturato complessivo entro la quale produrre ricavi al di fuori dei servizi erogati a Palazzo De Nobili. Diverso sarebbe stato il cas di un affidamento in house: il Comune avrebbe dovuto in questo caso fare richiesta di concessione demaniale marittima e, una volta ottenuta, avrebbe poi proceduto a incaricare la società come con gli altri servizi finora affidati.
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