Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Mare sporco tra Pizzo e Lamezia, la cittadinanza protesta: "I delinquenti vanno arrestati" VIDEO

Un'estate caratterizzata dal mare sporco. Il tratto di litorale tirrenico tra Pizzo e Lamezia ha vissuto e sta ancora vivendo una stagione estiva disastrosa: il mare quasi mai è stato pulito. Colpa delle famigerate alghe? Un mare quasi sempre verde, giallastro.

Le analisi Arpacal non hanno fatto emergere pericoli per la salute, ma sta di fatto che il Golfo di Sant'Eufemia vive una lunga fase di difficoltà con bagnanti esausti ed imbufaliti di fronte ad un mare sempre più sporco. Sopratutto nelle aree tra l'Angitola, località Colamaio e l'area ex Sir, fare il bagno in condizioni decorose è diventato un vero e proprio miraggio. 

Scarichi abusivi di ogni genere, mala depurazione, malcostumi di ogni genere. Un problema conosciuto da anni, ma sul quale la politica e le forze dell'ordine non riescono a fornire risposte esaustive. La gente è stanca e questa mattina a Pizzo davanti alla sede dell'Istituto Nautico sulla ex SS 522 un nutrito gruppo di cittadini ha inteso manifestare tutta la propria rabbia. Una rete di cittadini, associazioni, residenti di Pizzo e Lamezia, gente che viene al mare perchè ha le seconde case: non ne possono più e allora Anna Rosa, docente di un Istituto scolastico napitino li ha riuniti e da portavoce del gruppo "Uniti per il Golfo" ha riassunto quali sono le criticità:

"Siamo per qui per sensibilizzare tutte le istituzioni per la salvaguardia dell'ambiente. E' stata un'estate disastrosa: invitiamo le Procure e le forze dell'ordine ad essere più severi contro quelli che sono dei delinquenti seriali. Chi sporca il mare va arrestato e anche la politica fino ad oggi non ha dato i frutti che speravamo. Saranno le aziende agricole, la presenza dei fiumi Angitola e Turrina, i comuni montani, case e strutture non collettate. Qui parliamo di fogna e ho la sensazione che qui si gioca con l'intelligenza e la salute delle persone. Finalmente anche l'Arpacal ha detto che si tratta di alghe, ma dovute ad interventi umani: di chi scarica illecitamente. Le forze dell'ordine devono sorvegliare tutto l'anno, noi siamo qui oggi a fine estate e avremmo potuto farlo all'inizio della stagione estiva. Non lo abbiamo fatto per non gettare ancora fango su una già misera economia locale".

Al sit-in presenti, tra gli altri, anche il sindaco di Pizzo e il consigliere regionale Amalia Bruni. Quest'ultima ha sottolineato, tra le altre cose: "Come cittadini è necessario che ognuno si assuma la sua responsabilità. Sul tema del mare verde più di un mese fa mi sono mossa con un'interrogazione a risposta immediata che non è stata assolutamente evasa: nessuno mi ha risposto e questo non è tollerabile perchè è evidente che noi abbiamo necessità di risposte da parte degli organi tecnici"

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia