È in programma per stamani la riunione dei sindaci aderenti al Sistema bibliotecario vibonese, indetta dall’assessore alla Cultura di Vibo Valentia, Stefano Soriano. Si intende fare il punto sulla situazione, tutt’altro che rosea, del polo culturale e vagliare le strade percorribili per far uscire la più grande biblioteca della Calabria dal baratro economico (e non solo) nel quale è piombata, che ne ha provocato la chiusura (almeno temporanea). Hanno annunciato di prendere parte all’incontro i sindaci Fabio Signoretta (Jonadi), Giuseppe Condello (San Nicola da Crissa), Antonio Lampasi (Monterosso), Pantaleone Mercuri (Limbadi) e probabilmente anche Giuseppe Pizzonia (Francavilla) e una delegata del Comune di Zambrone. Intanto, nei giorni scorsi, nella IV commissione consiliare sono stati chiariti diversi aspetti sulla situazione del Sbv. È stato precisato, atti alla mano (delibera di Giunta 69/2024), che il Comune di Vibo ha già concesso gratuitamente i locali di palazzo Santa Chiara, per far mantenere al Sbv la sua sede storica. Quanto alle utenze, è stato specificato che il Comune di Vibo non può farsi carico delle bollette, per questioni legate a contenziosi che incombono con il polo culturale. Da tempo e da più parti si invoca l’intervento della Regione, con sostegni economici. La Regione, però, non intende farsi carico della situazione finché non si chiarisce con esattezza la massa debitoria; inoltre, per come spiegato dall’ex vicepresidente della Giunta regionale, Giusi Princi, gran parte dei debiti del Sistema bibliotecario sono proprio nei confronti della Regione.
Ma i solleciti verso i vertici della Cittadella non mancano. I consiglieri regionali regionali Raffaele Mammoliti (Pd) e Antonio Lo Schiavo (Misto) hanno inviato alla Giunta regionale un’interrogazione per conoscere se e quali provvedimenti si intendono adottare per salvare il polo culturale; si attendono risposte e se non arriveranno la questione sarà portata in Consiglio regionale. Mammoliti ha chiesto che vengano discusse nella massima assise calabrese tutte le interrogazioni inevase. Nel frattempo, da qualche mese si susseguono le proposte per provare a risollevare le sorti dell’importante presidio bibliotecario. L’ex sindaco di Vibo, Maria Limardo, aveva già suggerito di rifondare il Sistema bibliotecario con una nuova forma giuridica; una proposta simile era pervenuta, poi, dagli stessi Lo Schiavo e Mammoliti. Idee anche da parte della collettività vibonese, con il critico letterario Gianpiero Menniti che aveva proposto l’acquisto del patrimonio multimediale. «Basterebbe la sottoscrizione di quote rappresentative del debito certificato - aveva affermato Menniti - in cambio del patrimonio costituito dal suo asset principale, la biblioteca stessa».
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