Il nuovo scossone su Karol-Betania l’ha dato il commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro nella Sanità, che ha rigettato l’istanza di rinnovo dell’accreditamento per le prestazioni di riabilitazione estensiva extraospedaliera del presidio di Catanzaro.
La decisione preoccupa la politica del capoluogo (la vicesindaca e presidente dell’assemblea regionale dem Giusy Iemma ne ha parlato in una nota), ma soprattutto ha fatto scattare l’istantanea levata di scudi da parte della società, che tramite l’amministratore delegato Marco Zummo ha definito l’atto del commissario «abnorme e illegittimo» e annunciato l’immediato ricorso al Tar con richiesta di sospensiva monocratica.
Il provvedimento regionale ha preso atto del verbale dell’Organismo tecnicamente accreditante (Ota) in cui era espresso il «non possesso» dei requisiti per il rinnovo dell’accreditamento, «rilevando non conformità relativamente alla dotazione organica», dell’istanza di riesame in cui Karol Betania aveva messo nero su bianco le proprie controdeduzioni e la conferma del «non possesso» che l’Ota aveva certificato nel verbale di riesame del 19 marzo scorso.
Il mancato accreditamento riguarda 40 posti letto a ciclo continuativo accreditati di cui 20 convenzionati, l’ambulatorio convenzionato e il centro diurno per altri 20 posti accreditati, assistiti da 56 lavoratori, nella struttura di Catanzaro.
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