«Lo Stato deve ripristinare il governo della sanità pubblica nel Vibonese per affermare la necessaria supremazia in un settore che in cinque anni ha visto cambiare cinque commissari di cui due part-time», tuona il consigliere regionale del Pd e vicepresidente della Commissione Bilancio, Raffaele Mammoliti.
«La decisione del Consiglio dei ministri di nominare una commissione straordinaria all’Asp di Vibo Valentia evidenzia, in modo incontrovertibile, come nonostante il precedente scioglimento l’opera di bonifica non sia stata evidentemente tale da imprimere in profondità quella necessaria bonifica nel sistema di gestione della sanità pubblica. Nel territorio vibonese bisogna tenere in considerazione due elementi molto paradigmatici che denotano la responsabilità sicuramente politica di chi possiede ruoli di governo ai vari livelli. Il primo. La costruzione del nuovo ospedale prevista con ordinanza di protezione civile ancora è sprovvista del progetto esecutivo dopo oltre 15 anni. La seconda. In cinque anni sono cambiati ben cinque commissari di cui due part-time. È evidente che con questa precarietà si è di fatto favorito un graduale smantellamento del sistema pubblico a causa del governo precario che non ha evidentemente avuto la forza di assumere provvedimenti urgenti, strutturali e straordinari come invece la criticità vibonese richiedeva. Auspichiamo pertanto che la commissione straordinaria possa anche attraverso il sostegno delle forze politiche, sociali e istituzionali, favorire l’affermazione del necessario governo della sanità pubblica imprimendo quel necessario risanamento e arginando qualsiasi condizionamento da parte di organizzazioni criminali e/o eventuali centri di potere che perseguono interessi privati».
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