Promuovere un tavolo interistituzionale, coordinato dalla Regione e partecipato dal Comitato di gestione, dai sindaci e da tutti gli Enti facenti parte del Sistema bibliotecario vibonese per avviare un confronto circa la situazione dell’importante Polo culturale.
Così si intende dare attuazione alla mozione – presentata dai consiglieri regionali Raffaele Mammoliti (Pd) e Antonio Lo Schiavo (Misto) e approvata all’unanimità dalla massima assise regionale nella seduta del 12 marzo scorso, ma finora rimasta lettera morta – che impegnava la Giunta regionale a individuare soluzioni per risollevare le sorti del Sistema bibliotecario.
È quanto la neo assessora alla Cultura della Regione, Caterina Capponi, ha riferito ieri in Consiglio regionale, in risposta all’interrogazione che giorni fa era stata rivolta dai due consiglieri vibonesi. L’esponente dell’Esecutivo regionale ha ripercorso la vicenda, premettendo che «non è prevista la partecipazione della Regione Calabria ai sistemi bibliotecari, essendo questi composti da aggregazioni di Comuni. Tuttavia, riconoscendo l’importanza del Sistema bibliotecario vibonese come centro culturale d’eccellenza, a quest’ultimo è stata affidata la gestione di attività e competenze relative al Polo regionale per le politiche pubbliche per la lettura, sostenendo le spese di funzionamento. Sulla base di ciò – ha spiegato – la Regione Calabria annualmente stipulava accordi con il Sistema bibliotecario vibonese, al fine di stabilire la gestione del Polo regionale e la gestione della partecipazione regionale al Salone internazionale del Libro di Torino, di volta in volta concedendo gli adeguati contributi finanziari».
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