Dalla «richiesta di vaccini» al ministero della Salute attraverso l'Asp di Crotone all'«erogazione di incentivi e contributi per la costituzione delle greggi» fino ad arrivare alla «sanificazione degli allevamenti colpiti» attraverso il Dipartimento regionale dell'Agricoltura. Sono alcune delle misure sanitarie ed economiche che sono state adottate o che sono prossime ad essere prese dalla Regione per arginare la diffusione dell'epidemia da “lingua blu” che da tempo sta decimando gli allevamenti ovino-caprini, soprattutto, del Crotonese.
A renderle note è stato il presidente della Regione Roberto Occhiuto, che ieri pomeriggio, durante la seduta del Consiglio regionale, ha risposto all'interrogazione messa nero su bianco da Raffaele Mammoliti del Partito democratico. L'esponente dem aveva interpellato il governatore, anche nella sua qualità del commissario della sanità calabrese, per chiedere quali «interventi urgenti» fossero in programma per fronteggiare «lo stato d’emergenza» dovuto alla "lingua blu". Il virus, infatti, ha provocato finora decine e decine di focolai tra Crotone, Cirò, Cutro, Rocca di Neto, Mesoraca, Isola Capo Rizzuto e Petilia Policastro, al punto da mettere a rischio la produzione dei prodotti caseari. Da qui le valutazioni di Occhiuto, secondo il quale «le Asp stanno procedendo alla disinfestazione delle aree comunali contaminate d’intesa con i Comuni interessati e anche degli ovili sebbene quest'ultima è un'attività di stretta competenza degli allevatori».
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