«Gli imputati devono andare a processo». Lo ha sollecitato il pubblico ministero, Alessandro Rho, che ha chiesto il rinvio a giudizio delle tre persone di origine maltese ritenute responsabili dell'esplosione della motonave “Asso Malakal Harbor", avvenuta il 31 agosto 2022, che provocò la morte di tre marittimi e il ferimento di un quarto componente dell'equipaggio mentre l’imbarcazione, battente bandiera della Repubblica di Palau, era ormeggiata al porto di Crotone.
L'istanza è stata depositata nella cancelleria del gup del Tribunale di Crotone davanti al quale i tre dovranno comparire in occasione dell'udienza preliminare. Sotto accusa sono finiti Christopher Attard, 41 anni, dirigente generale della società "Apkz limited" che gestiva il natante, il 45enne Patrik Mercieca, manager director della stessa agenzia, e Reuben Xuereb, 42 anni, ritenuto dagli inquirenti il proprietario di fatto della barca. Tutti devono rispondere di omicidio colposo, lesioni personali e violazione delle norme antinfortunistiche. Le indagini internazionali, condotte dagli agenti della Squadra mobile di Crotone e dai poliziotti della Squadra omicidi maltese tra il capoluogo pitagorico e Malta, presero piede subito dopo lo scoppio nel quale persero la vita l’egiziano di 41 anni Mohamed Ali Aiad e gli indiani Gulshan Mehra di 26 anni e il 37enne Shyamal Biswas. L'obiettivo degli inquirenti era quello di capire a chi facesse realmente capo la “Asso Malakal Harbor" poiché non si conosceva il motivo esatto che avesse portato la barca a sostare nello scalo crotonese.
La motonave, come ricostruito dal pm Rho e dagli investigatori della Mobile, partì dalla Tunisia per dirigersi in Montenegro per poi muoversi verso Malta quando per problemi legati al motore, il 26 agosto di due anni fa, decise di fermarsi al porto di Crotone per eseguire alcuni lavori di manutenzione a bordo.
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