Un «indomito interesse» verso gli appalti pubblici, così scrive il gip descrivendo il continuo lavorio dei Tallarico finalizzato a monitorare lo stato di assegnazione delle commesse pubbliche del Comune di Casabona. L’obiettivo naturalmente era farsi assegnare i lavori ma anche identificare le imprese assegnatarie, che, quindi, potessero aver bisogno di approvvigionamento di cemento e calcestruzzo. I loro contatti continui con referenti comunali al fine di conoscere lo stato di assegnazione dei lavori, i loro strenui tentativi affinché la loro impresa venisse reintegrata nella cd. white list prefettizia e il loro interesse continuo verso terze imprese che avessero ottenuto lavori pubblici sul territorio, «sono – secondo il gip - tutti dati rappresentativi del loro piano volto a conseguire il controllo degli appalti pubblici di Casabona». La disponibilità dell'amministrazione comunale ad assecondare i desiderata del clan negli appalti pubblici sarebbe stata una delle contropartite per i voti raccolti dai Tallarico. Il primo dato relativo all'attuazione strategica dello scambio elettorale politico-mafioso si concretizzava nel gennaio 2022 quando viene sancita l'assunzione di uno degli indagati nella ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti nel Comune di Casabona.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia