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Omicidio a Gasperina, prima della coltellata mortale una serie di precedenti litigi per soldi

La comunità di Gasperina si riscopre vulnerabile. L’omicidio di mercoledì sera scuote il piccolo borgo ionico in cui, in tempi recenti, non si sono mai registrati casi di cronaca così cruenti. L’unico omicidio avvenuto qui risale agli anni ’60 e anche in quel caso scaturì a seguito di una lite. Contrasti privati alla base anche dell’ultimo caso costato la vita ad Antonio Procopio un 38 enne accoltellato dall’uomo a cui aveva chiesto di saldare un debito di circa 30 euro.
Le indagini avviate dai carabinieri della stazione di Gasperina e coordinate dal capitano della Compagnia di Soverato Marco Colì, ricostruiscono in maniera minuziosa lo scontro avvenuto intorno alle 21 tra Procopio e il suo presunto omicida Danilo Viscomi, nel faccia faccia avvenuto all’interno di un bar del paese.
Una diatriba inizialmente sedata da un comune conoscente che si è frapposto tra i due uomini, ma poi ripresa dopo qualche ora , intorno alle 23 sul corso principale del paese. È qui che i due uomini hanno ripreso a discutere passando dallo scontro verbale all’aggressione fisica, utilizzando oggetti che si trovavano a portata di mano per tentare di colpirsi reciprocamente: una transenna comunale lasciata sul posto e un casco trovato all’interno di un motorino. Tutto fino a quando, attestano le verifiche dei carabinieri, Viscomi sfodera un coltello a serramanico utilizzato per sferrare un colpo che avrebbe raggiunto al cuore la vittima.

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