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Ennesimo “scippo” ai danni di Catanzaro: il Segretariato della cultura sarà a Reggio

Il Comune di Catanzaro

Sarà la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Reggio Calabria a raccogliere l’eredità operativa e amministrativa del soppresso Segretariato regionale del Ministero della Cultura. La decisione è contenuta nel decreto ministeriale n.270, pubblicato a inizio settembre, i cui dettagli sono stati resi noti ieri dal consigliere comunale Vincenzo Capellupo (Cambiavento) con una nota stampa in cui ha denunciato l’ennesimo «scippo ai danni di Catanzaro»
Per Capellupo, la decisione ministeriale arriva «in violazione del Dpcm 57 del marzo 2024 che, abolendo i Segretariati regionali, ha previsto la convocazione delle Commissioni regionali per il Patrimonio Culturale, precisando che ciascuna è presieduta dal soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio competente per il territorio del comune capoluogo di Regione. Dunque, Catanzaro e non Reggio». La notizia circolava da tempo tra gli addetti ai lavori. D’altronde non era difficile ipotizzare una decisione del genere anche solo guardando alle pagine social ufficiali del Segretariato, che già da tempo hanno inserito quali propri recapiti solo l’indirizzo di via Fata Morgana, 7, a Reggio Calabria, e un numero di telefono con prefisso della città dello Stretto che fanno riferimento all’attuale “sede operativa”, così com’è anche riportato sul sito istituzionale calabria.cultura.gov.it. Nessuna menzione per la sede legale che per ora è ancora fissata al Parco archeologico Scolacium, a Roccelletta di Borgia.

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