Assolto perché il fatto non sussiste, si è chiuso così il processo con rito abbreviato nei confronti di Chafik El Ketani il 35enne marocchino che era finito accusato di omicidio stradale dopo l’incidente sulla statale 280 che provocò la morte di Noureddine Fennane il 6 settembre del 2021.
El Ketani, già condannato per la strage in cui morirono otto ciclisti nel 2010, e Fennane stavano percorrendo su una Toyota Corolla la statale in direzione di marcia Catanzaro-Lamezia quando all’altezza di una curva, a causa delle condizioni metereologiche avverse e la velocità sostenuta del mezzo, l’autovettura era finita prima contro il muretto di delimitazione di un canale di scolo e poi contro il guardrail. El Katani era risultato poi positivo ai test per i cannabinoidi. Dopo l’incidente El Ketani era stato ricoverato all’ospedale di Catanzaro. Pochi giorni dopo e contro il parere dei medici il giovane marocchino aveva firmato le dimissioni facendo perdere le sue tracce. Da qui l'emissione di una misura cautelare. Per il gip infatti era concreto ed attuale il pericolo di fuga. Il ragazzo era stato rintracciato a Bologna per sottoporsi ad un intervento alla gamba sinistra. L'operazione si era conclusa con l'amputazione della gamba.
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