Rischiano pene fino a vent’anni di carcere i narcos calabresi in affari con i cartelli sudamericani. Ieri il pm della Dda di Catanzaro Debora Rizza ha tenuto la sua requisitoria nell’ambito del processo con rito abbreviato. La sostituto procuratore ha chiesto le condanna per Massimo Antonini a 10 anni e 6 mesi; Mario Billi a 10 anni; Carlo Bronzati a 8 anni; Nicodemo Francesco Callà a 12 anni; Rosalia Celesti a 1 anno e 4 mesi; Fabio Cioni a 10 anni; Mattia Derosas a 8 anni (assoluzione per un capo di imputazione); Robertino Dessì a 10 anni e 6 mesi; Lucio Falchi a 10 anni; Giordano Farioli a 10 anni e 6 mesi; Domenico Ficarra a 3 anni e 3 mesi; Simone Ficarra a 8 anni; Antonino Fonti a 10 anni e 6 mesi; Elisa Fonti a 1 anno e 4 mesi; Emanuele Fonti a 20 anni; Andrea Frascà a 2 anni e 8 mesi; Giuseppe Antonio Ierace a 17 anni e 4 mesi; Carmelo Maesano a 2 anni e 8 mesi; Rocco Molè a 8 anni e 6 mesi; Giuseppina Maria Nieddu a 10 anni; Mario Palamara a 18 anni; Giacomo Pugliese a 2 anni e 8 mesi; Andrea Benito Riitano a 2 anni e 8 mesi; Francesco Riitano a 20 anni; Andrea Serra a 10 anni; Antonio Talia a 8 anni; Domenico Vitale a 10 anni e 6 mesi; Marco Luigi Zaninello a 2 anni e 8 mesi.
L’inchiesta “Nuova Narcos Europea” aveva portato nel novembre 2021 all’arresto di un centinaio di persone, accusate, a vario titolo, di narcotraffico internazionale, con l’importazione in Europa dal Sudamerica di ingenti quantità di droga. Le indagini congiunte delle Dda di Firenze, Milano e Reggio Calabria, accertarono il diretto coinvolgimento delle principali famiglie di ‘ndrangheta calabrese, dai Gallace di Guardavalle, alla famiglia dei Pesce-Bellocco-Molè, attiva nella Piana di Gioia Tauro.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia