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Catanzaro, braccio di ferro con il commissario: il futuro di Betania passa dal Tar

Udienza per discutere il ricorso contro il mancato accreditamento. La società ha già ottenuto la sospensiva del provvedimento

Il nuovo braccio di ferro fra Karol Betania e il Commissariato regionale alla Sanità si gioca stamattina davanti ai giudici del Tribunale amministrativo regionale della Calabria. Alle ore 9 è fissata la Camera di consiglio con cui la Seconda sezione del tribunale amministrativo (presidente Ivo Correale) discuterà nel merito il ricorso, presentato dalla società calabro-siciliana, contro il mancato rinnovo dell’accreditamento per le prestazioni di riabilitazione estensiva extraospedaliera stabilito da Roberto Occhiuto in qualità di commissario ad acta.
La newco che ha rilevato il ramo d’azienda della vecchia Fondazione Betania ha ottenuto una prima, ma parziale vittoria esattamente venti giorni fa, quando il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva del decreto commissariale congelandone l’efficacia fino, appunto, alla deliberazione cautelare collegiale prevista in giornata. Con la sospensiva, i magistrati amministrativi hanno accolto una delle tesi avanzate da Karol tramite l’avvocato Giovanni Pesce: la presenza di pazienti in riabilitazione, regolarmente autorizzati dall’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, e la necessità di garantire la continuità nelle cure.

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