Il contatto fra il Comune di Catanzaro, il Catanzaro come club di calcio, Confindustria, Massimo Roj e la sua “Sportium”, che sta preparando lo studio di pre-fattibilità per la riqualificazione dello stadio “Ceravolo”, è datato alla fine dello scorso giugno, quando tutti insieme si sono ritrovati al pomeriggio di approfondimenti organizzato dall’Ordine degli architetti della provincia di Catanzaro per fare il punto della situazione, e scandagliare ogni possibilità di intervento, su “Lo stadio come fenomeno urbano e opera di architettura”.
È stata, di fatto, la prima tappa di un percorso che nelle prossime settimane porterà alla consegna del documento commissionato dall’associazione degli industriali alla “Sportium” per il restyling non solo del “Ceravolo”, ma di tutta quella zona della città che comprende anche il PalaGreco, il campo scuola “Mennea”, la piscina “Caliò” e i campi da tennis “Giancotti”.
Non è casuale, allora, la soddisfazione espressa dall’Ordine degli architetti, guidato dal presidente Eros Corapi, perché erano proprio questi i temi e l’obiettivo su cui si era concentrato il convegno. Secondo gli architetti, quel giorno sono stati «messi concretamente “a sistema” tutti i diversi stakeholders della città capoluogo: autorità politiche e amministrative, imprenditori, responsabili di istituti finanziari, società sportive e i cittadini. Nel confronto, ciascun soggetto ha potuto fornire validi contributi, da ambiti di competenza assai diversificati, ricevendone altrettanti affinché si potesse giungere al percorso corretto da seguire nel trovare la migliore soluzione progettuale».
Quel giorno, oltre all’archistar Massimo Roj, ceo e fondatore di Progetto Cmr (che è la casa madre di “Sportium”), sono infatti intervenuti Christian Recalcati, managing director di “Sportium”, il pianificatore territoriale Davide Minniti e il delegato dell’Istituto per il Credito sportivo Andrea Eufemi.
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