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Nubifragio a Lamezia, un “Piano Marshall” a tutela del territorio

Un “Piano Marshall” per la prevenzione. Un’azione straordinaria di investimenti destinati ai territori più fragili, a cominciare dalla Calabria. La proposta arriva dall’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali di Catanzaro che, nel manifestare solidarietà alle aziende agricole lametine colpite dal maltempo, punta l’attenzione su ciò che bisogna fare per evitare simili catastrofi. La priorità, infatti, è quella di investire risorse per prevenire e non quindi dover poi gestire situazioni emergenziali, che comportano anche un notevole aggravio di costi. Un intervento quindi programmato per il presidio del territorio che coinvolga la «competenza di tecnici» come agronomi e forestali.
Nei giorni scorsi, in 6 ore è caduto un quantitativo di pioggia che, solitamente si registra in tre mesi provocando allagamenti, frane, esondazioni, alberi abbattuti e anche il crollo di un ponte stradale, un territorio fragile ad alto rischio idrogeologico, come già più volte segnalato dagli ultimi dati Ispra. La maggior parte dei danni si calcolano soprattutto nel settore agricolo. Un comparto in ginocchio a seguito delle incessanti piogge e allo straripamento del fiume Amato nel Lametino che ha letteralmente invaso i terreni agricoli circostanti, spazzando via totalmente le produzioni orticole e sommergendo centinaia e centinaia di ettari con danni a uliveti, agrumeti, vivai, serre, vigneti e mezzi di produzione, con la conseguente campagna di raccolta agrumicola e olearia seriamente compromessa.
«Superata l’emergenza - spiegano gli agronomi e i forestali - ci sarà da fare la conta effettiva dei danni. Molte aziende agricole del territorio catanzarese sono condotte da agronomi esperti che hanno deciso di ritornare dopo anni di studi fuori regione e investire al Sud sia in termini di competenze, di ingegno che in termini economici».

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