Vincenzo Aiello, il paracadutista della Folgore morto a 45 anni durante un’esercitazione al lago di Bolsena a Olivadi ha lasciato un grande vuoto nel piccolo centro delle Preserre, dove periodicamente ritornava per trovare la mamma e il papà, assieme alle due sorelle. Non era sposato. Aveva lasciato il paese a vent’anni per entrare a far parte dell’Esercito. Un sogno che sin da piccolo aveva coltivato, coronato da una brillante carriera lontano dal suo paese natio.
Martedì scorso aveva partecipato all’esercitazione militare a Capodimonte, ma dopo il lancio col paracadute è finito sott’acqua e non è più riemerso. A recuperare il corpo sono stati i vigili del fuoco dopo aver scandagliato a lungo il fondale. Alle ricerche avevano partecipato anche i militari dell’Esercito e i carabinieri nella speranza di poterlo salvare.
La salma del militare è a disposizione, adesso dell’autorità giudiziaria. Solamente tra qualche giorno farà ritorno a Olivadi dove sono previsti i funerali che si terranno lunedì 28 nella chiesa del Santissimo Crocifisso.
Sono tantissimi i messaggi di cordoglio, stima e affetto, arrivati in queste ultime ore alla famiglia. A cominciare dal quello del ministro della Difesa Guido Crosetto, il quale ha dichiarato: «È con immenso dolore che esprimo i sentimenti del più profondo cordoglio ai familiari e ai colleghi del sergente maggiore aiutante Vincenzo Aiello, tragicamente scomparso nel corso di un’attività esercitativa. Esprimo al generale Luciano Portolano, capo di stato maggiore della difesa e al generale di corpo d’armata Carmine Masiello, capo di stato maggiore dell’Esercito, le mie più sentite condoglianze. Tutta la Difesa si stringe idealmente ai familiari e agli affetti più cari di Vincenzo».
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia