Mentre i corsi di laurea dell’area biomedica non hanno perso la loro attrattività, riuscendo ad attirare sempre più matricole, non si può dire altrettanto per quelli afferenti al Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dove le immatricolazioni sono crollate drasticamente. È questo il quadro che emerge dopo la chiusura delle iscrizioni ai corsi di studi a libero accesso dell’Università Magna Graecia, partite lo scorso agosto e conclusesi ufficialmente martedì.
Osservando i dati definitivi inerenti all’area giuridica-economica, l’unico corso la cui domanda ha superato l’offerta è stato Economia aziendale, come dimostrano le 256 richieste presentate a fronte dei 250 posti in “palio”. Fatica ad ingranare Giurisprudenza che raggiunge soltanto 154 iscritti pur disponendo di 230 posti. Risultati deludenti per gli altri corsi di studi: 98 immatricolazioni a Scienze delle investigazioni, 63 ad Organizzazione delle amministrazioni pubbliche e private e 96 a Sociologia, nonostante per ognuno siano stati banditi 200 posti. Stentano a decollare i corsi di laurea in Economia aziendale e management e in Amministrazioni pubbliche e società che dispongono di 100 posti ciascuno però registrano rispettivamente 44 e 24 matricole. Situazione diametralmente opposta nell’area biomedica. A tal proposito, per alcuni corsi di laurea si è verificato un sovrannumero delle domande di iscrizione, in particolare per quelli dell’ambito psicologico che svettano di gran lunga sugli altri. È il caso di Scienze e tecniche di psicologia cognitiva che dispone di 300 posti ma le richieste hanno toccato quota 505, riconfermandosi la prima scelta in assoluto tra i cdl senza prova selettiva dell’ateneo catanzarese.
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