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Operaio morto sulla nave, s’indaga per omicidio a Crotone

Potrebbe non essere riconducibile a causa naturali, ossia ad un probabile malore, la morte di Fabio Correale, il crotonese di 37 anni che la scorsa domenica mattina è deceduto poco dopo aver effettuato dei lavori di scarico nella stiva di una nave attraccata alla banchina del porto industriale di Crotone. Il sostituto procuratore Pasquale Festa, il titolare delle indagini condotte dalla Capitaneria di porto, ha infatti aperto un fascicolo per omicidio colposo che per ora è a carico di ignoti.
L'ipotesi investigativa è che possa essersi trattata di una morte avvenuta durante le fasi di lavoro e non di un decesso per cause naturali come era stato pensato in prima battuta. Una ricostruzione dei fatti che ha iniziato a prendere forma dopo che il medico legale incaricato dalla Procura di Crotone ha eseguito, mercoledì, l'autopsia sul corpo dell'operaio. Correale, dipendente della ditta Recycling specializzata in lavori portuali, nel momento in cui è morto aveva terminato le sue attività nella stiva e pare stesse parlando con alcuni colleghi quando si sarebbe improvvisamente accasciato al suolo. Subito dopo l'accaduto, sono stati posti sotto sequestro la nave, la gru utilizzata per le operazioni di scarico e il cantiere della stessa ditta. Il 37enne non era sposato e si apprestava ad entrare nel corpo dei Vigili del fuoco dove aveva già operato da discontinuo.

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