Catanzaro, Crotone, Vibo

Venerdì 29 Novembre 2024

A Vibo Valentia 75 migranti soccorsi da Emergency. A Crotone domani i 73 a bordo di Geo Barents

E’ previsto intorno alle 19 di oggi l’arrivo a Vibo Valentia della Life Support di Emergency che ieri ha concluso due operazioni di soccorso nelle acque internazionali della zona Sar maltese, portando in salvo complessivamente 75 persone. Il primo intervento ha riguardato un’imbarcazione alla deriva, segnalata da Alarm Phone, che ne specificava le coordinate. Durante l’operazione di soccorso sono state assistite tutte le 38 persone: erano senza cibo, senza acqua e in condizioni di estrema vulnerabilità; tra loro 8 donne di cui 4 minori accompagnate, e 6 minori stranieri non accompagnati tutti maschi. Il secondo soccorso ha invece riguardato un’imbarcazione avvistata mentre navigava in direzione della Life Support; in questo secondo caso sono stati soccorsi e trasferiti al sicuro sulla nave dell’Ong 37 naufraghi, di cui 6 minori stranieri non accompagnati. E’ Crotone, invece, il porto assegnato alla Geo Barents, nave di ricerca e soccorso di Medici senza frontiere con 83 migranti a bordo. Arrivo previsto per domani pomeriggio. A comunicarlo è la stessa ong che ieri è intervenuta nel Mediterraneo centrale, riferendo le circostanze del drammatico salvataggio: mentre stava raggiungendo un gommone in difficoltà per soccorrere le persone a bordo, ha trovato sulla scena un’imbarcazione veloce, «presentatasi come Guardia costiera libica, con persone armate a bordo, nelle immediate vicinanze». Le persone tratte in salvo da Msf, in totale 83 uomini e minori non accompagnati, hanno detto che 29 donne e bambini erano stati in precedenza intercettati dopo essere stati minacciati con le armi. Uomini armati avrebbero minacciato le persone sul gommone e sparato in aria, facendo cadere in acqua oltre 70 persone. Msf ha portato in salvo tutte le persone che erano in acqua e a bordo del gommone, mentre l’altra imbarcazione veloce si è allontanata con 29 donne e bambini a bordo. «Hanno sparato in aria. Ci hanno picchiato con la parte posteriore del fucile. Poi hanno preso le donne e i bambini. Anche mia moglie e i miei figli», è la testimonianza di un uomo a bordo della Geo Barents.

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