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Danno alla condotta del metano e incendio a privata abitazione: il “The day after” a Dasà

Non sono state belle giornate, le ultime trascorse a Dasà, dove diversi disagi e ripercussioni si sono registrati in seguito a quanto accaduto martedì e mercoledì scorsi. Partendo dall’ultimo fatto in ordine di tempo, il danno alla conduttura del gas a causa dell’opera di posa dei cavi per la fibra ottica, i lavori di ripristino sono proseguiti per gran parte della giornata di mercoledì, durante cui si è dovuto procedere all’evacuazione di circa dieci persone (rimaste fuori casa, da parenti o amici, fino a tarda sera) e alla chiusura della condotta, con interruzione nell’erogazione che ha riguardato non solo Dasà ma anche Acquaro e Arena. Ripristinato lo stato dei luoghi, infatti, gli utenti di tali centri sono rimasti privi di fornitura fino a circa le 21:00, ora da cui i tecnici hanno dovuto fare il giro di ogni utenza per spurgare le valvole dei contatori dall’aria accumulatasi. Poca cosa rispetto a ciò che si sarebbe dovuto raccontare se le circostanze fossero andate oltre. Per quanto riguarda, invece, l’incendio all’abitazione adiacente la chiesa parrocchiale, al principale disagio verso chi ci risiedeva, che ha perso tutto, si aggiunge quello dei coeredi proprietari dell’immobile, che dovranno provvedere alla messa in sicurezza dell’area e alla “rimozione dei residui pericolosi post incendio e delle lastre di cemento e amianto”, incaricando ditte specializzate, come previsto, nell’interesse della tutela pubblica incolumità, dalle normative richiamate dall’ordinanza contingibile e urgente emessa nella serata di mercoledì dal primo cittadino, Raffaele Scaturchio, e sollecitato dai vigili del fuoco intervenuti dal comando provinciale. Dopodiché rimarranno solo le mura esterne, di cui i proprietari decideranno il destino. Peccato.

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