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Monsoreto di Dinami, Natale di solidarietà grazie ai mercatini della “Nuova Medimo Oratori”

C’è fermento a Monsoreto di Dinami dove, a partire da domenica 15 dicembre, andranno in scena i mercatini di Natale, organizzati dalla “Nuova Medimo Oratori”, la locale squadra dilettantistica di calcio che congloba Melicuccà, Dinami e Monsoreto e che, con tale iniziativa, intende intercettare fondi per il proprio sostentamento in seconda categoria (e per le categorie giovanili, di cui il sindaco, Nino di Bella è allenatore) ed esorcizzare gli ultimi eventi delittuosi verificatisi in paese (l’incendio di un paio di autovetture e vari danneggiamenti). Manifestazione lodevole, per un altrettanto ammirevole realtà calcistica, che punta a “deviare” i giovani dalle negatività sociali e dalle moderne deviazioni tecnologiche. Ci crede il primo cittadino, il presidente, don Rocco Suppa, e tutti quelli che ne fanno parte. Ci credono i giovani calciatori che, da giorni, insieme ai grandi, sono all’opera per realizzare gli stand e le decorazioni. Si parte, come detto, con l’inaugurazione di domenica 15, alle 19:00, in piazza generale Scarano, e la contestuale consegna delle letterine a Babbo Natale, sulle note della banda musicale del paese.

A seguire, salsicciata e dolci al suon di zampogne. Con gli stessi orari (19:00/24:00) si replica una settimana dopo, il 22 dicembre, con la salsiccita e i dolci, sempre con suono delle tradizionali zampogne, ma non prima della consegna dei doni ai bimbi da parte di “Santa Claus”, preceduta da un saggio di danza. Salsicce e dolci torneranno il 29 dicembre, insieme alla musica popolare e alle mascotte e a tante sorprese per i bambini. Una bella associazione, la “Nuova Medimo” che, nell’intento legittimo di sostentarsi, anima le realtà in cui opera. Con l’obiettivo principale di “distrarre” le giovani generazioni dalle “distrazioni”. Passare del tempo insieme a preparare e animare tali manifestazioni. Certamente più fruttuoso che stare tutto il giorno con il volto chino su smartphone e tablet. O, peggio, che fare altro…

 

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