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Tragedia a Lamezia, operaio 38enne cade da impalcatura e muore. È il primo incidente sul lavoro del 2025. Aperta un'inchiesta

Un tragico incidente sul lavoro si è verificato a Lamezia Terme, dove Francesco Stella, un operaio di 38 anni, ha perso la vita. L'uomo, secondo le prime informazioni, stava lavorando su un’impalcatura in un’azienda di profilati situata nell’area industriale, quando è precipitato da un’altezza di circa sei metri per ragioni ancora da accertare.

Nonostante l’immediato intervento del personale sanitario del 118, ogni tentativo di salvargli la vita si è rivelato vano. Sul luogo dell’incidente sono giunti gli agenti della polizia per avviare le indagini, insieme al medico legale e al magistrato di turno per le verifiche del caso.

L’incidente mortale sul lavoro avvenuto nella zona industriale di San Pietro Lametino è il primo del 2025 in Calabria e nell’intero Paese. Insieme alle forze dell’ordine che hanno avviato gli accertamenti di loro competenza sul posto anche gli ispettori dell’Ispesl per verificare le condizioni inerenti la sicurezza sul lavoro.

L'inchiesta

La Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha aperto un’inchiesta per accertare eventualità responsabilità. Del fascicolo dell’inchiesta è titolare, al momento, il sostituto procuratore di turno, Giuseppe Falcone, in coordinamento col Procuratore, Salvatore Curcio. Il magistrato ha disposto il sequestro dell’area pertinente all’incidente e l'autopsia sul corpo della vittima, che sarà eseguita dai sanitari della Medicina legale dell’azienda ospedaliero-universitaria «Dulbecco» di Catanzaro.

Una volta espletati gli atti urgenti, l’inchiesta passerà poi al settore della Procura che si occupa di infortunistica sul lavoro. Le indagini sull'incidente sono state delegate al Commissariato di Lamezia della polizia di Stato ed al personale dello Spisal, il Servizio di prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Secondo quanto è emerso dai primi accertamenti, Stella è deceduto a causa dei traumi riportati nell’urto col terreno precipitando dall’impalcatura.
Lo scopo dell’inchiesta aperta dalla Procura è di verificare se nel cantiere in cui lavorava l’operaio che è deceduto fossero state poste in essere tutte le misure per la prevenzione antinfortunistica.

Il cordoglio di Occhiuto

“L’ennesima morte bianca avvenuta in un cantiere a Lamezia Terme ci impone una doverosa riflessione e soprattutto una attenta ricognizione sulle condizioni di sicurezza nelle quali si trovano a operare i nostri lavoratori”, ha affermato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto. “Alla famiglia dell’operaio tragicamente deceduto oggi le sentite condoglianze della Giunta della Regione Calabria. È una situazione inaccettabile, soprattutto quando dietro agli incidenti si scopre che la causa è quasi sempre la mancata o la non corretta applicazione di norme e procedure. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno ha riservato al tema delle morti sul lavoro parole chiare: il suo monito non può rimanere inascoltato. Occorre un impegno corale, e a tutti i livelli, di istituzioni, aziende e sindacati, affinché si diffonda sempre più una rigorosa attenzione alle condizioni di legalità e una vera cultura della prevenzione”.

I sindacati

"Il nostro cordoglio va alla famiglia dell'operaio che ha perso la vita cadendo da un'impalcatura in un cantiere a Lamezia. Una tragedia che ci ricorda che il lavoro non deve mai trasformarsi in un rischio mortale. Ogni morte sul lavoro è una ferita inaccettabile per la nostra società e un fallimento che dobbiamo combattere con determinazione. Come ha sottolineato il Presidente Mattarella, la sicurezza sul lavoro deve essere una priorità assoluta". Lo ha affermato, in una nota, Maria Elena Senese, segretaria generale Uil Calabria che ha chiesto "con forza:
- Maggiori controlli ispettivi per il rispetto delle norme di sicurezza.
- Formazione continua per lavoratori e datori di lavoro sull'uso dei dispositivi di protezione.
- Una vera cultura della sicurezza, con campagne di sensibilizzazione e dialogo tra istituzioni, imprese e parti sociali.
Proponiamo l’apertura di un tavolo straordinario con la Regione Calabria per attuare un Piano straordinario per la sicurezza sul lavoro. La nostra campagna Zero morti sul lavoro non si fermerà finché tragedie come queste non saranno un ricordo del passato. Ogni lavoratore ha il diritto di tornare a casa sano e salvo".

Anche il segretario generale Cgil Calabria​ e quelllo della Fillea CGIL Calabria, rispettivamente Gianfranco Trotta​​​ e Simone Celebre, sono intervenuti sulla tragedia di Lamezia. “Come  Cgil  e Fillea Cgil Calabria  esprimiamo tutta la nostra vicinanza e il nostro cordoglio ai familiari di Francesco Stella, il lavoratore trentottenne morto questa mattina a causa di una caduta da un’ impalcatura di circa sei metri in un’azienda di profilati nell’area industriale di Lamezia Terme. Il CCNL Edile - tiene a evidenziare nella dichiarazione il segretario generale della Fillea Calabria - prevede norme specifiche per la sicurezza sui cantieri, stabilendo obblighi per il datore di lavoro tra i quali la Formazione obbligatoria dei lavoratori; la Fornitura di dispositivi di protezione individuale (DPI); la Supervisione e il controllo da parte dei rappresentanti per la sicurezza. In più il CCNL prevede – continua Simone Celebre – normespecifiche per l’uso di impalcature, macchinari e nell'esecuzione di lavori in quota e, inoltre stabilisce obblighi specifici per la prevenzione degli infortuni, considerando l’alta pericolosità dei lavori in cantiere.Non applicarlo – sostiene Simone Celebre - non è solo una questione di responsabilità legale, ma una vera e propria questione di vita o morte per i lavoratori. È quindi fondamentale che le imprese e i datori di lavoro – conclude il segretario generale della Fillea Calabria - rispettino scrupolosamente il CCNL Edile e che vengano svolti controlli adeguati per garantire l'applicazione delle norme, evitando così tragedie come quella di stamattina”.

La CISL Magna Grecia esprime profondo cordoglio e solidarietà alla famiglia di Francesco Stella, l'operaio di 38 anni tragicamente scomparso in un incidente sul lavoro avvenuto nella zona industriale di San Pietro Lametino. “Questo tragico evento, il primo del 2025 in Calabria e in Italia - afferma il segretario generale della CISL Magna Grecia Daniele Gualtieri - evidenzia ancora una volta l'importanza di una cultura della sicurezza che metta al centro la tutela della vita dei lavoratori. Facciamo appello alla sensibilità del Prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, che siamo certi vorrà farsi promotore dell’istituzione di un tavolo di lavoro straordinario che coinvolga tutti i soggetti interessati: associazioni datoriali, istituzioni, parti sociali. Questo tavolo deve avere come obiettivo la costruzione di una strategia condivisa per il contrasto agli incidenti sul lavoro, che abbia come priorità i temi della formazione continua per i lavoratori e i datori di lavoro, il rispetto rigoroso delle norme di sicurezza e dei contratti di lavoro, il rafforzamento dei controlli nei cantieri e nei luoghi di lavoro, anche attraverso un aumento delle assunzioni di personale ispettivo, la promozione di una cultura della sicurezza che coinvolga le scuole, le imprese, i lavoratori e l’intera comunità. Solo attraverso il coordinamento e il lavoro di squadra possiamo prevenire tragedie come quella avvenuta questa mattina. È necessario un impegno corale per fare della sicurezza sul lavoro una priorità assoluta, nella convinzione questa debba essere intesa come un investimento e non come un costo”.

 

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