"É proprio il caso di dirlo questa volta che 'un’immagine vale più di mille parole' e che 'la pezza è peggiore del buco': presso la Cittadella regionale sono stati sigillati oltre 130 infissi lungo i corridoi dei vari dipartimenti, mettendo in opera un artificio spartano, consumato nell’ultima settimana di dicembre, lontano da occhi indiscreti e realizzato con viti in acciaio che ne rendono impossibile l’apertura".
Dura la condanna del dirigente sindacale del CSA-Cisal, Gianluca Tedesco, che ha espresso sdegno: “Si tratta di un atto insensato, di un’azione che deturpa il patrimonio pubblico della Regione Calabria e che richiederà un impegnativo ed urgente intervento di rilievo anche economico, ai fini del ripristino. Già in precedenza, in più occasioni, il sindacato aveva sottolineato la situazione di pericolo rappresentata dalla presenza di finestroni inadeguati, perché pericolanti, in quanto legati con cavi di fortuna come quelli dei PC o da imballaggio per la paura che potessero cadere e provocare danni a persone e/o cose. Certamente, dopo l’avvenuta riparazione dei finestroni, non ci saremmo aspettati una sigillatura completa degli stessi, con l’adozione di una soluzione che, anziché risolvere il denunciato problema lo aggrava notevolmente e ne compromette addirittura la funzionalità di questi ultimi”.
“Stiamo parlando - ha aggiunto Tedesco - di un’azione che provoca un danno importante ad un bene pubblico che è stato inaugurato soltanto nel 2016 e, lungi da ogni immaginazione, mai avremmo potuto pensare che qualcuno potesse decidere di sigillarli completamente con queste modalità inadeguate ed insolite. È uno scenario inquietante, deplorevole ed allarmante e non si riesce a capire il messaggio che si vuole far arrivare, anche perché quelle viti in acciaio provocheranno danni permanenti agli infissi, atteso che i segni dei fori causati saranno permanentemente visibili (*VEDI FOTO*). Gli artefici di tale intervento dovranno trovare adeguate giustificazioni per tutte le lavoratrici e i lavoratori della Giunta regionale costretti a non vedersi garantire l’originaria funzione, ossia l’apertura dei finestroni”.
“Sgomenti per questo gesto, condanniamo con la massima fermezza l’azione compiuta - conclude il dirigente sindacale - e rinnoviamo il nostro invito alla cura, al rispetto e alla salvaguardia dell’edificio della Cittadella regionale nella sua interezza; ci aspettiamo che vengano presto ripristinati tutti gli infissi lasciando così inalterata la loro funzione originaria e la destinazione d'uso dell’immobile. In alternativa, saremo costretti ad adire le autorità competenti al fine di preservare il bene pubblico”.
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