Il nodo guardie mediche non è stato ancora sciolto; i disagi proseguono e non sembrano esserci, almeno per il momento vie d’uscita. Tuttavia l’attività del sindaco di Belcastro Antonio Torchia, autore della controversa ordinanza sul “divieto di ammalarsi”, non si ferma e punta ostinatamente a garantire il servizio di postazione di continuità assistenziale ai suoi concittadini. Ieri mattina nuovo incontro fra il sindaco del piccolo Comune dell’Alto Ionio catanzarese e il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro il generale Antonio Battistini per discutere del problema. Assieme al sindaco erano presenti due medici specializzandi disposti a coprire i turni della postazione di continuità assistenziale.
«Dopo il clamore seguito alla mia ordinanza - ha spiegato Torchia - la voce si è sparsa e attraverso una serie di telefonate ho reperito due giovani medici del territorio disposti a coprire i turni per garantire l’apertura senza interruzioni della guardia medica. Siamo stati dal generale Battistini che ha preso atto di ciò. Questi giovani medici saranno pagati dall’Asp a gettone, fino al mese di marzo. Poi vedremo cosa succede. Una proposta che si potrebbe prendere in considerazione - ha aggiunto il sindaco - è che la Regione approvi una legge ad hoc che preveda il trasferimento delle somme destinate a ciascuna postazione, che se non erro corrisponde a 100mila euro, ai Comuni perché gestiscano direttamente il reperimento dei medici.
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