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Peculato, il tribunale assolve ex vertici della 'Vibo Sviluppo spa'

20020605 - ROMA - POL - GIUSTIZIA: ANMA INCONTRA CASTELLI E CONFERMA SCIOPERO DOMANI - Un'immagine d'archivio che mostra una toga lasciata su di una sedia in un'aula di tribunale. DANILO SCHIAVELLA/ANSA/TO

Il Tribunale collegiale di Vibo Valentia ha assolto perché il fatto non sussiste tre imputati accusati del reato di peculato nell'ambito di un'inchiesta della procura che interessava la società a capitale misto, pubblico-privato, Vibo Sviluppo spa. L'assoluzione interessa: Pietro Giamborino, 67 anni, di Piscopio (frazione di Vibo), dal 2016 amministratore delegato della società e già consigliere regionale con la Margherita e poi esponente di primo piano del Pd calabrese; Pasquale Barbuto, 64 anni, di Vibo Valentia, già presidente del consiglio d'amministrazione della società; Maria Angela De Grano, 55 anni, di Vibo Valentia, amministratore delegato pro tempore dal marzo 2012 al 30 aprile 2016. L'ufficio di Procura aveva chiesto per i tre imputati sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione. Il Tribunale ha però ritenuto siano emersi dal processo elementi piu' favorevoli agli imputati e li ha assolti nel merito con formula ampia. L'inchiesta ruotava intorno a fondi per otto milioni di euro concessi con decreto del 28 settembre 2011 e liquidati nel dicembre 2011 a Vibo Sviluppo dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il finanziamento e' stato successivamente revocato parzialmente dal Ministero per la somma di oltre un milione e mezzo di euro (precisamente 1.631.587,73 euro) trattenuta indebitamente, ad avviso della Procura di Vibo Valentia, dalla società Vibo Sviluppo spa nonostante i giudici amministrativi di primo e secondo grado avessero dato torto alla società e ragione al Ministero.

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