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«Perdurante disordine finanziario». Municipio di Badolato in un tunnel

Fra le pagine dell’inchiesta “Ostro” che ha portato all’arresto di 44 persone, fra cui i principali esponenti dell’amministrazione comunale, emergono dettagli sulla complessa situazione finanziaria del Comune di Badolato. «Uno stato perdurante di grave disordine in materia finanziaria e tributaria», così viene definita nelle carte dell’inchiesta. Una situazione ben nota, anche alla luce del dissesto finanziario dichiarato nel 2017.
Vengono così ripercorse tutte le vicende inerenti una gestione definita irregolare dei conti e i controversi rapporti fra il Comune di Badolato e l’Unione dei comuni del Versante ionico. L’elemento considerato più grave è quello legato alla non corretta riscossione dei tributi da parte del Comune di Badolato per il tramite dell’Unione dei comuni.
Dall’attività tecnica dell’indagine è emersa che la grave situazione creditoria dell’ente sarebbe stata falsata in sede di redazione del bilancio 2021 e in quello di pressione del 2022 per non incorrere in un secondo dissesto. L’ex sindaco Nicola Parretta ne sarebbe stato consapevole, in quanto avrebbe chiesto e ottenuto dal responsabile pro tempore dell’area finanziaria la disponibilità finanziaria per commesse ed esecuzione dei lavori, nonostante la mancanza di denaro nelle casse comunali. In diversi concitati dialoghi, captati dagli inquirenti, fra l’ex sindaco, il responsabile dell’area finanziaria del Comune e il responsabile del settore bilancio dell’Unione, emergevano l’ipotesi di un presunto falso in bilancio commesso per scongiurare un secondo dissesto finanziario e la necessità di fare chiarezza nei conti dell’ente.

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