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Manager sanità, è tempo di scelte in Calabria: Carbone e Battistini verso il bis

Venerdì prossimo scade la proroga di 45 giorni per alcuni commissari di Asp e Ao. Probabile riconferma per i responsabili della sanità catanzarese. Scaffidi (Gom Reggio) e Brambilla (Crotone) “out” per limiti di legge

Tempo di scelte per la Giunta regionale. Venerdì prossimo scade il mandato dei commissari straordinari di alcune Asp e Ao prorogati di 45 giorni dopo il “game over” (avvenuta lo scorso 31 dicembre) del Decreto Calabria. Toccherà all’esecutivo guidato dal presidente Roberto Occhiuto scegliere chi designare alla guida di alcune importanti Aziende. E ciò perché è venuto meno il regime speciale rappresentato dal Decreto Calabria. A procedere, secondo quanto previsto da una vecchia legge regionale risalente al 2002 e riformata in alcuni passaggi nel corso degli anni, sarà appunto la Giunta - e non più il commissario ad acta - che potrà anche affidare incarichi straordinari. Una differenza sottile eppure importante fino a qualche tempo fa perché la figura del commissario e del presidente della Regione non coincidevano (a differenza di adesso) nella stessa persona.
Con questa nuova impostazione e facendo riferimento alla norma riportata in auge, potranno essere nominati - anche con la qualifica di commissario - coloro «preferibilmente scelti tra i dirigenti in servizio della Pubblica amministrazione e di enti privati di media e grande dimensione con almeno cinque anni di anzianità svolta con autonomia gestionale e di risorse». Paletti pure sui tempi dell’incarico: «Potrà durare per un periodo di 12 mesi prorogabile per una sola volta per un massimo di 12 mesi».
Lo schema messo a punto ai piani alti della Cittadella vedrebbe la riconferma di Simona Carbone al vertice dell’Azienda ospedaliera-universitaria “Dulbecco” di Catanzaro (in attesa dell’espletamento dell’avviso per individuare il nuovo direttore generale, Carbone si trova nell’elenco nazionale degli idonei a ricoprire l’incarico) e di Antonio Battistini alla guida dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. In quest’ultimo caso, grazie ad una recente norma approvata in Consiglio regionale e riguardante gli enti sciolti per infiltrazioni mafiose - ed è proprio il caso dell’Asp del capoluogo - l’attuale commissario (in pensione) Antonio Battistini può rimanere in sella.

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