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Il “Don Mottola” di Drapia incassa l’ok della Regione per proseguire l’attività

Dopo la protesta alla Regione si sblocca la vertenza. I dipendenti della struttura socio-sanitaria tirano un sospiro di sollievo

Una luce in fondo al tunnel. Dopo oltre due mesi di incontri, confronti, proteste e scontri di opinioni, lavoratori e familiari dei pazienti del Medical Center don Mottola di Drapia, spostano il campo delle operazioni davanti alla cittadella regionale e incassano un risultato che non pone fine alle loro angosce, ma, per certo, li aiuta a tirare un sospiro di sollievo. Senza penare più del necessario, infatti, una loro delegazione (Soccorso Capomolla, amministratore unico del don Mottola, da Alessandro Porcelli sindaco di Drapia, Salvatore Fortunato Giordano presidente della Conferenza dei sindaci, Domenico Pagano portavoce dell’associazione “Difesa diritti del territorio”, Francesco Mancuso rappresentante dei lavoratori e Rocco Riso membro del Comitato dei caregivers, nonché dal responsabile dell’Usb Saverio Bortoluzzi), grazie anche all’intervento delle Forze dell’ordine, viene ricevuta dal direttore generale della Regione Tommaso Calabrò e dai suoi collaboratori.

Un confronto a viso aperto che serve al cardiologo Capomolla per riassumere i tratti salienti della vertenza e al direttore generale Calabrò per farsi un’idea senza zone d’ombra sui fatti. A conclusione degli interventi, la delegazione torna sul piazzale antistante il palazzo regionale dove il dottor Capomolla e il sindacalista dell’Usb Saverio Bortoluzzi, informano i presenti sugli esiti dell’incontro. Per estrema sintesi, il direttore generale, ha garantito che la Regione è fermamente intenzionata a risolvere la vertenza entro i tempi tecnici necessari per elaborare tutti i passaggi necessari per la definizione del budget da assegnare al Vibonese per il potenziamento dei servizi socio-sanitari.

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