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L’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia non chiuderà: durante i lavori reparti operativi

L'ingresso del pronto soccorso dell'ospedale di Vibo Valentia

La chiusura dell’ospedale Jazzolino, al momento, può essere scongiurata. Come pure, il trasferimento di alcuni reparti, paventato qualche giorno addietro, in cliniche accreditate o in altre strutture. La conferma è arrivata dal sopralluogo, tenutosi nella giornata di ieri, all’interno del presidio, da parte della delegazione dei consiglieri regionali del Partito democratico, al seguito del segretario Nicola Irto. Con loro pure Amalia Bruni ed il primo cittadino Enzo Romeo.

Il presidio ormai fatiscente è stato percorso in lungo e in largo, dalla classe politica, che poi si è spostata nella sede dell’Azienda sanitaria provinciale, in via Dante Alighieri. Proprio da qui, affermazioni di principio a parte, sono arrivate, dal colloquio con i commissari dell’Asp, le prime rassicurazioni.

I dirigenti hanno chiarito di essere da tempo al lavoro sulle liste d’attesa, sullo sblocco degli screening, anche se l’aspetto centrale della questione è stato quello relativo al nosocomio ormai cadente. Da quanto trapela, i lavori che a breve saranno avviati, quantomeno in una prima fase che dovrebbe durare alcuni mesi, saranno compatibili con la permanenza di reparti e strutture operatorie nell’attuale sede.

Ergo, l’ospedale rimarrebbe aperto ancora per un significativo lasso di tempo. Poi, quando sarà necessario attingere ai fondi che andranno spesi inderogabilmente entro giugno 2026, a quel punto, si valuteranno vari aspetti. Innanzitutto, lo stato dei lavori del nuovo ospedale ed in secondo luogo la possibilità di spostare i fondi su un differente finanziamento di spesa, come accennato, per alcuni aspetti, dal governatore e commissario alla Sanità Roberto Occhiuto, già qualche giorno addietro.

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