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'Ndrangheta a Vibo, operazione “Maestrale-Carthago”: Paolo Careglio resta in libertà

Il Tribunale della Libertà di Catanzaro, in accoglimento delle argomentazioni degli avvocati Giuseppe Bagnato e Davide Accorinti, ha rigettato l’appello proposto dalla Procura Distrettuale di Catanzaro nei confronti di Paolo Careglio, 39enne di Briatico nel Vibonese.

Careglio era stato fermato nel maggio 2023 nell’ambito dell’operazione “Maestrale-Carthago” con l’accusa di tentata estorsione pluriaggravata dalle modalità mafiose. Secondo le indagini, nel gennaio 2022 avrebbe fatto visita a un cantiere nei pressi della sede della Protezione Civile di Briatico, ponendo in essere una condotta interpretata dagli inquirenti come tentata estorsione ambientale. La denuncia della presunta vittima e le immagini delle telecamere di sorveglianza avevano portato al fermo dell’uomo.

Tuttavia, già in sede di convalida il GIP aveva ritenuto insufficiente la gravità indiziaria, disponendo la scarcerazione di Careglio. La Procura aveva quindi presentato ricorso al Tribunale della Libertà per ottenere la custodia cautelare in carcere, ma la richiesta era stata rigettata.

Un successivo ricorso della Procura in Cassazione, accolto il 6 giugno 2024, aveva imposto un nuovo esame del caso da parte del Tribunale di Catanzaro. Nel corso dell’udienza del 29 ottobre, la difesa ha depositato una corposa memoria documentale per dimostrare che la condotta contestata – una semplice visita al cantiere con richiesta di informazioni – non integrava il reato di estorsione ambientale, in assenza di una richiesta di ingiusto profitto con danno altrui.

Il Tribunale della Libertà ha quindi confermato la precedente decisione, lasciando Careglio in libertà. Nel frattempo, l’imputato ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato, mentre la Procura ha chiesto nei suoi confronti una condanna a otto anni di reclusione.

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