
Due fronti aperti sul futuro del porto di Catanzaro: da quello più prossimo, legato alla fruibilità dei pontili, alla prospettiva del completamento. Ciascuno caratterizzato da varie e peculiari complessità.
Il primo fronte è quello che rischia di annodarsi dal punto di vista giudiziario nel caso in cui la società che nell’ultimo biennio ha gestito i pontili (Carmar srl) ricorra al Tar contro il rigetto del rinnovo della concessione per altri due anni; uno scenario che è ben più che una semplice ipotesi. Ma in attesa di possibili sviluppi giudiziari, in questa fase l’amministrazione comunale sta vagliando le strade per arrivare a una riapertura del porto a stretto giro, così da non arrivare impreparati all’estate. Da un lato la società partecipata Catanzaro Servizi sta andando avanti per conto proprio sul terzo specchio d’acqua affidatole, dopo procedura aperta, per ottenere la concessione. L’obiettivo, come riferito su queste colonne pochi giorni fa, è quello di arrivare a giugno operativi e con un centinaio di posti barca disponibili.
Dall’altro, a Palazzo De Nobili si sta ragionando sulle modalità di gestione dei due specchi d’acqua concessi fino a gennaio alla Carmar srl. Il tempo stringe e tra le idee sul tavolo ci sarebbe pure quella di procedere lungo un percorso finora mai battuto, ovvero quello della auto-concessione: sarebbe il Comune a occuparsene, magari coinvolgendo poi la stessa società partecipata (come del resto indicato anche dal Consiglio comunale).
Un’idea che, del resto, potrebbe trovare ampio sostegno in seno all’arco consiliare, visto che alcune forze politiche di opposizione hanno auspicato nei giorni scorsi una gestione pubblica del porto, anche tramite Catanzaro Servizi. Le scelte dell’amministrazione dovrebbero comunque arrivare nel giro di poco tempo: sia il sindaco Nicola Fiorita che l’assessore al Patrimonio Antonio Battaglia, a margine della presentazione dei lavori di completamento del porto, pur senza sbilanciarsi, hanno affermato di voler risolvere presto la situazione dei pontili, così da dare risposte concrete a diportisti e operatori a stretto giro.

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