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La 26enne catanzarese Anna Siniscalchi morta a casa del fidanzato. Da cinque mesi senza risposte

La Procura di Torino ha aperto un fascicolo sul decesso della 26enne Anna Siniscalchi. Effettuato un esame sul corpo della giovane ma la relazione ancora non è stata depositata

Da cinque mesi i familiari di Anna Siniscalchi attendono una risposta, anche se parziale, all’interrogativo che dal 2 ottobre scorso non li abbandona: come è morta Anna? La 26enne catanzarese era salita per qualche giorno a Torino per trovare il suo fidanzato ma in Calabria, dalla sua famiglia, non è più tornata. Un decesso su cui i familiari, attraverso gli avvocati Antonello Talerico e Valentino Putignano, hanno chiesto alla Procura di Torino di fare piena chiarezza. A distanza di oltre cinque mesi dall’esame sul corpo della giovane la relazione non è stata ancora depositata.

I dubbi, tanti, restano. Secondo quanto raccontato dai parenti di Anna agli inquirenti, il 2 ottobre alle 16:29 sul telefonino della sorella della 26enne è giunto un messaggio del fidanzato. Poche e agghiaccianti parole: «Stamattina Anna non si è svegliata». Da Catanzaro i familiari di Anna chiamano subito il ragazzo. Scoprono così che proprio in quel momento i medici del 118, appena allertati dal giovane, stavano constatando il decesso di Anna. Emergono già in questa fase le prime due anomalie che i familiari della ragazza metteranno poi nero su bianco nella denuncia presentata agli inquirenti.

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