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Porto di Catanzaro, corsa contro il tempo. Tanti nodi ancora da sciogliere

Restano accesi i fari sulla gestione dei pontili da parte di Carmar. Lo spettro del ricorso al Tar Il Comune studia le contromosse. Catanzaro Servizi accelera sul progetto per il terzo specchio d’acqua

Due mesi e mezzo per l’inizio ufficiale della stagione estiva. Ma per mare si comincia ad andare anche prima, con l’inizio del bel tempo a primavera. Il capoluogo, i suoi diportisti vogliono rispettare quindi la “tradizione” ma, soprattutto, avere la certezza che l’operatività del porto cittadino sia piena e garantita.
Gli scenari attuali sono ancora pieni di incognite. Scotta ancora il ricordo di quanto accaduto quattro anni fa, con lo stop all’uso dei pontili e l’avvio di un lungo braccio di ferro giudiziario tra il Comune e le società coinvolte nella gestione degli specchi d’acqua che ha portato a una altrettanto lunga fase di affidamento culminata in una serie di bandi andati deserti e contenziosi, finiti sempre a favore dell’ente, che hanno prolungato lo stallo.

La prospettiva che ora si arrivi a un nuovo capitolo giudiziario, davanti al Tar, desta qualche preoccupazione tra diportisti e operatori che temono ripercussioni. Al centro di questo nuovo capitolo l’istanza della Carmar srl, la società titolare della concessione fino al 31 gennaio scorso, che si è viste rigettare la richiesta di rinnovo per un altro biennio. Un atto, da parte del settore Patrimonio di Palazzo De Nobili, che fa leva su alcune criticità rilevate dalla Guardia costiera e confutate dalla Carmar in una lettera già sul tavolo del Comune.

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