
Gestivano una società che si occupava di pulizie presso Enti Pubblici. In primo grado erano stati condannati per bancarotta. La Corte d’Appello, preso atto della volontà di concordare la pena rinunciando ai motivi di appello, ha condannato Annamaria Corigliano alla pena di tre anni e quattro mesi di reclusione, Alessio Gualtieri e Angelo Tolomeo a tre anni, e Salvatore Corigliano a due anni e quattro mesi.
Sono stati inoltre dichiarati inabilitati all’esercizio dell’impresa e ad uffici direttivi, oltre a dover sostenere le spese per la Parte Civile. Gli imputati sono stati condannati a risarcire in solido i danni alla parte civile Sarina Cannistrà, assistita dall’avv. Francesco Gigliotti, ex dipendente della società, che ad oggi vanta un credito di oltre centomila euro.
Infatti, la dipendente, licenziata dalla società poi dichiarata fallita, qualche tempo addietro aveva impugnato il licenziamento, che è stato dichiarato illegittimo dalla Corte d’Appello, dopo che la Cassazione aveva annullato una prima sentenza di rigetto.
Una vicenda lunga e dolorosa per la dipendente, che anche nel processo di lavoro è stata assistita da Gigliotti e che, come detto, vanta un credito importante determinato dalla mancata riassunzione, nonostante l’ordine di reintegro. Adesso, dopo la condanna per bancarotta, tutti gli imputati saranno obbligati a risarcire i danni alla parte civile.
Caricamento commenti
Commenta la notizia