Un iter iniziato 10 anni fa e mai concluso, un'opera che avrebbe dovuto dare sollievo all'emergenza rifiuti in Calabria e che invece ancora oggi tarda a essere completata. Ora quella procedura così lunga e travagliata riemerge dagli atti dell'inchiesta della procura di Catanzaro che a febbraio ha portato alla notifica di un avviso di conclusione delle indagini a carico di 31 persone accusate a vario titolo di corruzione, falsità ideologica, peculato, truffa, concussione.
Tra queste anche l'attuale direttore generale del dipartimento regionale Politiche della Montagna e Forestazione, Domenico Pallaria, che avrebbe avuto il potere di decidere praticamente su tutto, incarichi e assunzioni, ma anche finanziamenti e appalti. L'impianto di trattamento dei rifiuti di Alli, secondo quanto contenuto in un'informativa della Finanza datata 2024, avrebbe fatto parte della fitta rete di rapporti intrattenuta da Pallaria con il gruppo imprenditoriale guidato da Sergio Vittadello (anche lui indagato).
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