
Il barbiere di un ex presidente, la compagna di un politico, la moglie di un dirigente e poi ancora compagni di partito, sindaci, ex consiglieri. Per dirla con le parole del dirigente regionale Domenico Pallaria la Sorical negli anni sarebbe stata una “segreteria politica”. A squarciare il velo su quanto è accaduto nelle stanze della società mista che per anni ha gestito l'acqua dei calabresi è una dettagliata informativa della Finanza, datata 2024, e ora depositata agli atti dell'inchiesta che coinvolge 31 persone per presunti illeciti legati alla gestione di fondi, appalti e assunzioni in Regione. Tra gli indagati c'è anche l'ex commissario della società ed ex assessore regionale Luigi Incarnato. Nell'avviso di conclusione delle indagini notificato a febbraio a Incarnato non viene contestata alcuna ipotesi legata alla gestione di Sorical, ma l'informativa descrive assunzioni perfezionate secondo «evidenti logiche clientelari, ossia all'unico scopo di consentire ai soggetti beneficiari delle stesse di conseguire un profitto, senza che gli enti/società pubblici avessero effettiva necessità di impiegarli».
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